La luce è la materia prima del fotografo, l’inchiostro con cui scrivere sulla pellicola o sul sensore delle macchine digitali.
La luce è la parte delle radiazioni presenti in natura a cui sono sensibili i nostri occhi e gli elementi sensibili delle macchine fotografiche. Dal punto di vista fisico la luce è un flusso di particelle che si propagano come onde nello spazio.
Nel raggio le particelle viaggiano in linea retta da un’emittente fino al primo materiale che incontrano. Questo, in base alla propria natura, assorbe una parte delle radiazioni e ne rilascia una parte sotto forma di riflesso.
L’occhio umano percepisce radiazioni comprese tra 400 e 700 nanometri che sono rispettivamente le lunghezze d’onda associate al colore violetto e al colore rosso.
Le radiazioni più energetiche del violetto, ovvero quelle che hanno una lunghezza d’onda inferiore, iniziano con gli ultravioletti per procedere con i raggi X, i raggi gamma e i raggi cosmici. Le radiazioni a minor energia del colore rosso partono dall’infrarosso vicino e procedono con le microonde, le onde radio e infine con le emissioni dei campi elettrici.
I colori
I nostri occhi, così come i sensori delle macchine digitali, percepiscono i colori in base alla luminosità di tre componenti elementari che sono il colore rosso, il blu e il verde. Questi tre colori sono quelli del metodo RGB (Red, Green & Blue) che è il più utilizzato per la visualizzazione e la manipolazioni delle immagini digitali da computer, macchine fotografiche, monitor ecc.