Questo aspetto della fotografia mi ha sempre affascinato. Mi dissero che la fotografia è una rappresentazione a due dimensioni della realtà, ma non appena mi sono reso conto di cosa si poteva fare lasciando aperto l’otturatore per più tempo rispetto alla classica frazione di secondo di un click ho capito che in realtà si poteva aggiungere una nuova dimensione alle immagini. Non era certo la profondità, ma il tempo.
Un tempo di 1/125 di secondo o un tempo più veloce sono rapidissimi. Tutto ciò che accade in un periodo così breve risulterà immobile e paralizzato nella nostra fotografia. Ad 1/4000 di secondo le gocce d’acqua si congelano nello scatto. Nel tempo di 1″, 5″, 30″, al contrario le cose succedono. Le cose si trasformano, agiscono, si spostano, e noi possiamo documentare questa loro transizione.
Usare il cavalletto
Un tempo lungo causa l’effetto di mosso, dobbiamo quindi sistemare la macchina in modo che sia stabile. Un cavalletto è la cosa migliore. Dal cavalletto possiamo ottenere interessanti immagini a tempi lunghi. Vi propongo alcuni soggetti da sviluppare, poco originali certo, ma che vi daranno la possibilità di ricercare effetti che già avete visto su libri e riviste.
Le scie delle auto
Fotografate di notte una strada di città in cui le auto lasciano con i loro fari scie gialle e rosse lasciando intuire il loro tragitto. Il risultato è un ben noto effetto di luminiescenza artificiale che ispira modernità, caos, traffico, frenesia.
L’acqua che scorre
Ad 1/4000 di secondo l’acqua sembra una scultura di ghiaccio. La stessa, a tempi lunghi, diventa via via sempre più morbida. Sperimentate sia ruscelli che il mare, magari ad orari “scomodi” coma all’alba o al tramonto. Verrete subito ripagati da colori magnifici e poi potrete contare sulla scarsa luminosità ambientale che vi permetterà una più ampia gamma di scelte del tempo di scatto.
Il panning, inseguire il movimento
Questa tecnica merita certamente uno spazio più esteso, ma vale la pena citarla perchè rappresenta uno degli impieghi più efficaci del tempo lungo di scatto. In questo caso non utilizziamo il cavalletto, oppure lo usiamo liberando i bloccaggi della testa. Possiamo usare un monopiede se e abbiamo uno, ma possiamo lavorare tranquillamente a mano libero. Il segreto del panning è proprio l’inseguimento del soggetto durante il suo movimento in modo da ottenere il soggetto nitido e lo sfondo sfocato per effetto del movimento. Individuate il vostro soggetto, iniziate ad inseguirlo, scattate continuando a muovervi con la stessa velocità angolare. Con una buona pratica troverete il set-up ideale per i vostri migliori panning. Un consiglio, in ogni caso è di utilizzare, sì tempi lenti, ma non troppo. Iniziate a vedere cosa succede con 1/20″ e poi giù fino a 1/2″. Ovviamente la lunghezza dell’obiettivo è molto importante per il risultato.