Cosa si intende per tempo di scatto?
l tempo di scatto è il tempo, misurato in secondi o frazioni di secondo, che rimane aperto l’otturatore della macchina fotografica. Durante questo istante l’otturatore si solleva, lascia passare la luce che impressiona il sensore o la pellicola, e si richiude.
L’otturatore è un dispositivo meccanico, per lo meno nelle macchine reflex ed è costituito da tendine metalliche parzialmente sovrapposte.
I tempi di scatto vanno da frazioni di secondo che in base al modello della macchina possono arrivare a 1/4000 di secondo fino a tempi di svariati secondi. Molte macchine dispongono della cosiddetta posa B, ovvero permettono di tenere aperto l’otturatore fino a quando non viene rilasciato il pulsante di scatto.
Come si imposta?
Le macchine tradizionali a pellicola dispongono di una ghiera dedicata ai tempi che è posizionata nella parte superiore della macchina e si controlla con indice e pollice della mano destra. Sulle reflex digitali i tempi sono normalmente controllati da ghiere multifunzione posizionate in modo ergonomico, normalmente nella parte posteriore in modo da essere ruotate con il pollice destro.
Come incide sulle riprese?
Tempi rapidi permettono di “congelare” il soggetto, anche se questo si muove velocemente. Tempi lunghi, o molto lunghi favoriscono l’effetto di movimento che può essere utilizzato per scopi creativi, ma è anche una potenziale fonte di foto mosse.
La scelta del tempo dipende dal soggetto che si vuole fotografare, dalla sua velocità e dal ruolo creativo e descrittivo che la sua velocità ha per noi. Un torrente di montagna può essere fotografato con un tempo rapidissimo diciamo di 1/1000 o 1/2000 di secondo per far sembrare l’acqua come paralizzata nel tempo, quasi come il ghiaccio, oppure potrebbe essere fotografato con un tempo lungo, diciamo 1 o 2 secondi, o anche più. In questo modo l’acqua sarà mossa e si presenterà con un effetto insolito, come fosse cotone.